
Primo semestre 2015: stabile la domanda elettrica, soddisfatta al 37% dalle rinnovabili
Grazie al rapporto che mensilmente viene fornito da Terna, possiamo tirare le somme su quelli che sono stati gli andamenti energetici della prima metà dell’anno.
In Italia infatti, da gennaio a giugno 2015, i consumi elettrici provenienti da fonti rinnovabili sono stati del 37,1%, tenedo presente che le fonti rinnovabili (circa 56,8 TWh) rappresentano il 43,3% della produzione nazionale di energia elettrica.
Se però consideriamo il primo semestre dell’anno scorso, notiamo che le percentuali sono in calo: erano infatti rispettivamente il 46,3% e il 40%.
E di diminuzioni parliamo anche se facciamo riferimento alla produzione idroelettrica che è calata di circa 7 TWh rispetto al primo semestre 2014 (-23%) mentre il fotovoltaico soddisfa l'8,4% della domanda.
In aumento è però il termoelettrico a differenza degli anni passati.
Nel primo semestre 2015 cresce anche la produzione di tutte le altre rinnovabili: fotovoltaico (+10,1%), eolico (9,6%), geotermolettrico (5,6%) e in leggero aumento pure le bionergie (circa 8,8 TWh).
Il fotovoltaico, con quasi 13 TWh, copre in Italia al 9,9% della produzione totale e all’8,4% della domanda di elettricità (nel primo semestre 2014: rispettivamente 8,9% e 7,6%). Inoltre solo nel mese di giugno il fotovoltaico copre l'11,5% della domanda e il 13,1% della produzione elettrica.
Mentre nei primi sei mesi del 2014 la produzione da idroelettrico era quasi tre volte quella da fotovoltaico, quest’anno parliamo di poco meno del doppio (23,3 contro 12,9 TWh), nonostante la producibilità dell’idroelettrico sia stata superiore a quella del 2014.
Per quanto concerne la domanda di energia elettrica suddivisa per aree territoriali, nel primo semestre il segno negativo è presente nell'Italia Nord Occidentale (-0,6%), nel Triveneto (-2,3%), in Emilia Romagna e Toscana (-1,5%) e Sicilia (-1,6%). Lombardia, Italia centrale e Sardegna sono invece in linea con il 2014. Il maggior incremento si è verificato nell’area meridionale con Basilicata, Calabria, Puglia e Campania, a +3%.
In Italia infatti, da gennaio a giugno 2015, i consumi elettrici provenienti da fonti rinnovabili sono stati del 37,1%, tenedo presente che le fonti rinnovabili (circa 56,8 TWh) rappresentano il 43,3% della produzione nazionale di energia elettrica.
Se però consideriamo il primo semestre dell’anno scorso, notiamo che le percentuali sono in calo: erano infatti rispettivamente il 46,3% e il 40%.
E di diminuzioni parliamo anche se facciamo riferimento alla produzione idroelettrica che è calata di circa 7 TWh rispetto al primo semestre 2014 (-23%) mentre il fotovoltaico soddisfa l'8,4% della domanda.
In aumento è però il termoelettrico a differenza degli anni passati.
Nel primo semestre 2015 cresce anche la produzione di tutte le altre rinnovabili: fotovoltaico (+10,1%), eolico (9,6%), geotermolettrico (5,6%) e in leggero aumento pure le bionergie (circa 8,8 TWh).
Il fotovoltaico, con quasi 13 TWh, copre in Italia al 9,9% della produzione totale e all’8,4% della domanda di elettricità (nel primo semestre 2014: rispettivamente 8,9% e 7,6%). Inoltre solo nel mese di giugno il fotovoltaico copre l'11,5% della domanda e il 13,1% della produzione elettrica.
Mentre nei primi sei mesi del 2014 la produzione da idroelettrico era quasi tre volte quella da fotovoltaico, quest’anno parliamo di poco meno del doppio (23,3 contro 12,9 TWh), nonostante la producibilità dell’idroelettrico sia stata superiore a quella del 2014.
Per quanto concerne la domanda di energia elettrica suddivisa per aree territoriali, nel primo semestre il segno negativo è presente nell'Italia Nord Occidentale (-0,6%), nel Triveneto (-2,3%), in Emilia Romagna e Toscana (-1,5%) e Sicilia (-1,6%). Lombardia, Italia centrale e Sardegna sono invece in linea con il 2014. Il maggior incremento si è verificato nell’area meridionale con Basilicata, Calabria, Puglia e Campania, a +3%.