
Tariffe italiane di luce e gas salatissime
Per alcuni forse è già noto, per altri è invece sarà novità molto poco piacevole: le bollette di energia elettrica e gas in Italia sono tra le più care in Europa. Motivo? Il pesante carico fiscale italiano che per le fasce di consumo medio incide per il 39% sulle tariffe elettriche, mentre la media europea si aggira intorno al 32%, e per il 36% su quelle del gas, contro il 23% del resto d’Europa. Molto sopra la media europea.
L’Ufficio studi della CGIA ha messo infatti a confronto le tariffe pubbliche applicate in Italia e nel resto dell’Unione Europea. E ciò che ne è emerso non è per nulla rassicurante: il prezzo dell’energia elettrica per le famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra i 2.500 e i 5.000 kWh (tasse incluse), si colloca al terzo posto tra i paesi dell’area Euro.
In pratica sui 19 Paesi considerati, l’Italia è dunque al terzo posto dopo Germania e Irlanda: nel Belpaese il costo dell’energia elettrica sfiora i 243 € ogni 1.000 kWh consumati, quindi le famiglie italiane pagano il 10% in più rispetto alla media europea.
E anche se parliamo di gas la situazione non è affatto rosea perchè l’Italia è al terzo posto dopo Spagna e Portogallo. Paghiamo in pratica 90,5 euro ogni kWh consumato, prezzo applicato alle famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra circa 600 e 6.000 mc (tasse incluse). Ne deriva anche questa volta che rispetto alla media europea subiamo una maggiorazione di costo pari al 18,6%.
Siamo doppiamente penalizzati quindi perché, oltre a pagare per essere importatori di prodotti energetici, abbiamo le bollette tra le più care d’Europa.
Unica nota positiva è che rispetto al primo semestre 2015, nei primi 6 mesi di quest’anno la tariffa del gas è scesa del 7,6%, e quella dell’energia elettrica di appena lo 0,2%.
Alla base di questa, anche se minima, diminuzione dei prezzi, c’è l’abbassamento dei costi dei prodotti petroliferi verificatisi nell’ultimo anno e mezzo, l’andamento del tasso di cambio favorevole e la dinamica dell’inflazione che, anche per il 2016, dovrebbe risultare prossima allo 0%.
L’Ufficio studi della CGIA ha messo infatti a confronto le tariffe pubbliche applicate in Italia e nel resto dell’Unione Europea. E ciò che ne è emerso non è per nulla rassicurante: il prezzo dell’energia elettrica per le famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra i 2.500 e i 5.000 kWh (tasse incluse), si colloca al terzo posto tra i paesi dell’area Euro.
In pratica sui 19 Paesi considerati, l’Italia è dunque al terzo posto dopo Germania e Irlanda: nel Belpaese il costo dell’energia elettrica sfiora i 243 € ogni 1.000 kWh consumati, quindi le famiglie italiane pagano il 10% in più rispetto alla media europea.
E anche se parliamo di gas la situazione non è affatto rosea perchè l’Italia è al terzo posto dopo Spagna e Portogallo. Paghiamo in pratica 90,5 euro ogni kWh consumato, prezzo applicato alle famiglie italiane, riferito alla classe media dei consumi domestici annui compresi tra circa 600 e 6.000 mc (tasse incluse). Ne deriva anche questa volta che rispetto alla media europea subiamo una maggiorazione di costo pari al 18,6%.
Siamo doppiamente penalizzati quindi perché, oltre a pagare per essere importatori di prodotti energetici, abbiamo le bollette tra le più care d’Europa.
Unica nota positiva è che rispetto al primo semestre 2015, nei primi 6 mesi di quest’anno la tariffa del gas è scesa del 7,6%, e quella dell’energia elettrica di appena lo 0,2%.
Alla base di questa, anche se minima, diminuzione dei prezzi, c’è l’abbassamento dei costi dei prodotti petroliferi verificatisi nell’ultimo anno e mezzo, l’andamento del tasso di cambio favorevole e la dinamica dell’inflazione che, anche per il 2016, dovrebbe risultare prossima allo 0%.